Teologia del Diritto canonico

a cura del prof. Paolo Gherri



CONSIDERAZIONI e STUDI vari sul tema:



    Lateran University Press, Roma, 2004, pagg. 321, euro 24 - ISBN 88-465-0481-X


    adottato anche presso:
    Facoltà di Diritto canonico
    - Pont. Univ. Lateranense (dal 2004)
    - Pont. Univ. 'Angelicum' (dal 2006)
    - Pont. Isituto Orientale (dal 2009)

    presentazione e lettura critica: E. MOLANO, La Teologia del Derecho canonico, nueva disciplina in: IUS CANONICUM, XLVI, (2006), n. 92, p. 485-500


per introdursi in modo critico nella Canonistica del XX secolo:



    E' convinzione fondata che buona parte del 'supporto' incontrato dalla Teologia del Diritto (canonico?) nel secolo XX sia derivato in larga parte da un errato approccio al Diritto canonico codificato nel 1917 ed alla stessa Scienza canonistica.

    Un rilettura di quelle tematiche in chiave 'metodologica' permetterà di comprendere la natura e la portata reale di ciò che è stato posto a fondamento della stessa Teologia del Diritto canonico.


    Per evitare i luoghi comuni di cui si è alimentata negli ultimi 50 anni la Teologia del Diritto canonico è necessario attuare una puntuale explicatio terminorum;
    chiarire come il Diritto (in ogni sua forma ed espressione) sia irrinunciabilmente un 'fenomeno umano', un 'prodotto umano' a tutti gli effetti, è il primo passo per una ragionevole de-mistificazione (de-teologizzazione) del Diritto stesso.

    Solo se il Diritto non 'proviene' direttamente da Dio sarà infatti possibile sottoporlo ad accurata indagine fondativa anche sotto il profilo etico (Diritti statuali) ed ecclesiologico (Diritto canonico); diversamente lo stesso Diritto divenetà un vero ì'trascendentale' cui ricorrere anche per definire tanto l'umanità che la Chiesa.

    Una visione di stampo 'teologico' del Diritto non evita la sua vera e propria 'deduzione' dall'Antropologia teologica, facendo del Diritto una vera quaestio fidei (Cfr. E. Corecco, A.M. Rouco Varela, ecc.) in cui l'uomo finisce per rilevare solo come 'essere umano'.

    Se, invece, il Diritto nasce dalla vita umana, il suo vero punto di origine va cercato in ogni e ciascuna persona umana... e nella sua dignità di vero soggetto ed interlocutore personale, sociale e divino.

    A sostegno dei 'luoghi comuni' già delineati a proposito della "Categorialità e trascendentalità del Diritto", si è stabilizzata nei secoli la convinzione che in fondo Etica, Morale, Diritto siano un'unica 'cosa', caratterizzate dal dovere di 'obbedienza', seconso l'adegio "omnis lex est praeceptum".

    Di conseguenza anche Norme, Regole, Leggi... diventano un'unica realtà -precettiva (appunto!)-.

    Che le cose NON stiano così non è tuttavia ancora 'noto' a troppi...

    Il Vaticano II ha indubbiamente detto 'qualcosa' di nuovo sui rapporti interni alla Comunità ecclesiale, ponendo le basi per una necessaria rivisitazione di molti concetti consolidatisi soprattutto nei due secoli che lo hanno preceduto.
    La corresponsabilità non pare più un'istanza evitabile a buon mercato.



1° incontro dei Docenti italiani di "Teologia del Diritto canonico" (Roma, 16/02/2010)